Law & Sex
Principi di diritto, leggi, sentenze e sessualità.
Nell’accezione comune, le norme giuridiche sono considerate una sorta di divieti cui dover soggiacere. L’essenza sostanziale della legge, invece, non è imposizione negativa “non fare!”, quanto piuttosto tutela positiva del “vivere bene”. Ed è proprio il raggiungimento del benessere (fisico, psichico, relazionale, sociale, sessuale) l’obiettivo dichiarato delle legislazioni moderne. Gli studi di sessuologia non possono prescindere da questo tipo di approccio: le norme e i principi giuridici in materia non sono solo diretti alla repressione e punizione di reati (abuso, violenze, molestie ecc.), ma anche, e innanzitutto, al riconoscimento della sessualità, come interesse e bene della persona, e alla sua tutela, come diritto fondamentale dell’individuo e interesse sociale.
Le norme internazionali hanno operato in materia di diritti sessuali, oramai affermati come diritti umani, una notevole evoluzione. E se un sistema legislativo è tanto più evoluto quanto più rispettoso è dei diritti umani, quanto evoluta, in materia di salute sessuale, è la legge italiana? Nel nostro ordinamento, i diritti sessuali sono effettivamente rispettati, protetti, soddisfatti? E, tra le tante variabili in materia di sessualità (differenze di genere, orientamento sessuale ecc.) e le implicazioni dei nuovi mezzi di comunicazione, c’è l’ordine “sociale” che il diritto deve garantire? E, soprattutto, quanto la gente sa dei diritti sessuali?
La funzione del diritto va esaminata allora su più livelli:
- “Individuale: accompagnamento nel cammino verso il riconoscimento di sé e la piena accettazione del proprio genere e/o delle proprie “inclinazioni” (consapevolezza del diritto ad essere quel che si è o ci si sente di essere).
- “Sociale: percorso verso una convivenza ordinata e rispettosa della molteplicità dell’essere, oltre ogni distinzione, del pensare e delle modalità di vivere la sessualità (parità nelle relazioni e ordine sociale).
Aspetti egosintonici, relazioni interpersonali, attività sempre più variamente diffuse di marcata connotazione sessuale spesso corrono sul filo della liceità.
Esplorare la funzione del diritto consente agli operatori del settore di scoprire le ragioni e il fine della tutela giuridica in materia, nonché di individuare il contesto corretto, spesso sottovalutato, per gli interventi di counseling e di educazione sessuale.
Ambito, quello sessuologico-giuridico, che rimane, a dispetto delle resistenze, la primaria e fondamentale forma di promozione del benessere sessuale, oltre che di prevenzione di reati (violenza di genere, omofobia, molestie, pedopornografia ecc.).
Ai professionisti della sessualità e, in genere, agli operatori delle professioni operanti nel campo del benessere psico-fisico e in quello socio-educativo sono, oggi, necessari approcci e interventi che non possono prescindere dalla conoscenza di norme e orientamenti giurisprudenziali. È un sapere necessario richiesto sia a garanzia dell’operato verso i destinatari degli interventi, sia a tutela dei professionisti stessi. Spesso capita che la scarsa informazione in materia, non solo è di ostacolo alla gestione delle problematiche, ma rischia anche di far passare informazioni lacunose o scorrette che inficiano lo scopo stesso cui sono dirette e che possono esporre gli operatori a comportamenti censurabili.
Nozioni fondamentali e conoscenze teoriche d’informazione giuridica, divengono così strumenti operativi e d’utilità immediati.
Attraverso una leggera, ma non superficiale, disamina di contributi giurisprudenziali in ambito sessuologico e di vicende note e meno note, il blog sarà facilmente consultabile anche dai non addetti ai lavori e da chiunque voglia acquisire informazioni e notizie corrette.